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Pc, boom di mercato grazie ai netbook

di Luca Figini

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Il mercato dei Pc è tornato a crescere in modo importante per merito dei Pc bonsai. Parola di Gartner che, stando ai dati di vendita rilevati nel terzo trimestre fiscale di quest'anno, dimostra come i produttori che hanno ha listino i netbook possono fregiarsi di crescita a due e tre cifre. Qualche esempio? A livello europeo Acer ha scalato la classifica posizionandosi al primo posto in fatto di vendite, superando Hp con un market share maggiore: 25% contro il 20,7%. Ribaltata la situazione del 2007 quando Acer aveva una quota del 18,9% e Hp del 22,9%. In numeri, lo scorso trimestre Acer ha venduto quasi 4,3 milioni di unità (+64,3% rispetto all'anno scorso), mentre la rivale americana si è fermata a 3,5 milioni di pezzi. E poi c'è Asus, caso emblematico di quanto i mini notebook abbiano sostenuto le vendite del trimestre estivo. Ha più che raddoppiato il suo market share, fissandolo al 6,4% rispetto al 2,7% del 2007, triplicando il numero di unità vendute (1,1 milioni di computer). Posizionandosi così al quarto posto in Europa. Il motivo di questo exploit è tutto nelle parole di Ranjit Atwal, analista di Gartner: "la quota di mercato delle aziende è stata ampiamente determinata dalle vendite dei mini notebook". Ma non è tutto, il portavoce spiega come sia chiaramente visibile quali produttori hanno avuto il vento in poppa dai Pc bonsai e quelli che hanno preferito non puntarci. "Come risultato, Acer ha scalato la top ten in Europa, per la prima volta davanti a HP".
Dunque, nonostante la situazione di mercato ben poco favorevole, il comparto dei computer ha resistito, almeno per il momento, all'impatto negativo appoggiandosi sui piccoli: i netbook. Si potrebbe quasi dire che questi abbiano "mascherato" una debolezza di fondo, come è avvenuto nel Regno Unito, dove Acer e Toshiba hanno avuto incrementi rispettivamente del 60% e del 32% rispetto allo scorso anno, mentre HP ha subito un calo dell'8,2 per cento in fatto di unità vendute (il suo mini notebook è arrivato solo questo trimestre e non rientra nel computo). Ma gli utili vanno calando all'aumentare delle unità vendute. Così come in Francia: grazie ai suoi Eee Pc, Asus ha avuto vendite esplosive, cresciute del 150% rispetto al 2007. Proprio in questo Paese i gestori telefonici hanno iniziato, come in Italia, a distribuire direttamente netbook associati ai piani tariffari per la navigazione in Internet da rete cellulare. E in Germania si contano già 350 mila unità vendute dei portatili low cost: 150 mila erano targati Acer, che ha quasi raddoppiato il numero di unità vendute. Non è tutto rose e fiori, però, perché se il settore mobile rappresenta circa il 60 per cento delle vendite complessive dei Pc in Europa (oltre 17 milioni di unità distribuite nel terzo trimestre) i desktop hanno subito una contrazione del 3 per cento nel settore professionale, anche se quest'ultimo ha beneficiato di un incremento complessivo del 5 per cento. Inoltre, Gartner prevede un quarto trimestre e un inizio 2009 non così positivi, malgrado i netbook siano destinati a generare vendite in continua crescita.  CONTINUA ...»

Anche il mercato italiano dei pc a gonfie vele grazie ai netbook Quasi non ci si crede leggendo i numeri: il mercato italiano dei Pc in un anno è cresciuto di oltre il 52%. E' passato dal milione di unità del terzo trimestre 2007 a oltre 1,6 milioni di pezzi distribuiti nello stesso periodo del 2008. Il merito va ai netbook, ovvero ai portatili low cost che hanno fatto la felicità dei produttori che li hanno a listino. Una su tutte Asus: +162 per cento di Pc venduti rispetto all'anno scorso. Con una quota di mercato del 6,5%, l'azienda taiwanese si è saldamente posizionata al terzo posto nelle vendite del periodo preso in considerazione con oltre 107 mila unità distribuite (erano 41 mila nel 2007). Questi numeri sono contenuti nei più recenti dati Gartner relativi al mercato italiano misurati nel periodo tra giugno e settembre 2008. Ed è la società di analisi stessa a dare la chiave di lettura di queste statistiche: "i mini notebook hanno dato una spinta considerevole alla crescita complessiva del settore. La posizione sul mercato dei produttori è stata determinata da chi può vantare a listino i netbook". Così anche nelle tabelle riassuntive, che comprendono le vendite di destkop e portatili. Oltre ad Asus, che capeggia nel comparto dei Pc bonsai, anche Acer ha avuto benefici dal suo Aspire One. Non a caso ha avuto incrementi di circa il 116 per cento nelle vendite rispetto al trimestre 2007 (704.588 unità vendute) e si è posizionata saldamente al comando rispetto alla diretta inseguitrice Hp (21,5% di market share in Italia). Quest'ultima insieme con Olidata, Dell e Apple hanno avuto crescite di "solo" una ventina di punti percentuali, o poco più, proprio a riprova di quanto i netbook abbiano influito nelle vendite. Almeno in termini di numero di pezzi venduti, perché a valore la situazione è meno rosea. I prezzi dei computer scendono, quindi all'aumentare del numero di unità vendute, il fatturato non cresce in modo proporzionale. Sempre meglio che andare in negativo, come purtroppo è successo a Fujitsu Siemens (-4,3% rispetto al 2007) e a Lenovo (-7,4%), probabilmente presi in contropiede dal boom di vendite dei Pc low cost. Menzione di merito, invece, per Toshiba e Sony: hanno ripreso a operare a gonfie vele nelle burrascose acque del mercato dei computer, rispettivamente con aumenti del 71,5% e 43,9% rispetto al 2007. Per tutti, a trainare le vendite sono stati i notebook (che comprendono anche i mini portatili) con un sostanziale raddoppio in termini di unità rispetto al 2007; decremento del 5,4% dei desktop. In numeri, i due segmenti hanno contato 1,2 milioni di pezzi e 450 mila unità distribuite nel trimestre. Dei 1,6 milioni di computer venduti in Italia, quasi l'83% ha un processore Intel, mentre AMD vanta una quota del 17%. Andando ulteriormente nel dettaglio, va segnalato che Acer, Asus e Olidata

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